Il gruppo delle Drosere del Queensland è composto da Drosera adelae, Drosera prolifera, Drosera schizandra e l’ibrido naturale Drosera × andromeda. Sono piante carnivore uniche, originarie delle foreste pluviali dell’Atherton Tablelands (Queensland, Australia). Si tratta di specie delicate, che in natura crescono in ambienti molto specifici: umidi, freschi e ombreggiati, ricreare queste condizioni in terrario è fondamentale per il loro benessere. E' quindi basilare conoscere a fondo il loro habitat naturale.
Temperatura
Le temperature sono miti e stabili, sostanzialmente tra i 22–27 °C durante giorno e tra i 15–20 °C durante notte.
Umidità
L'umidità è elevata e costante durante l'arco delle 24 ore, stimata attorno al 70-90%, tipici valori che si trovano
in un ambiente tropicale montano.
Luce
Nel loro habitat queste particolari Drosere crescono sotto la copertura fitta della foresta, senza mai quindi
ricevere il sole diretto.
La luce è uno dei fattori più importanti (e spesso più delicati) per la coltivazione delle Drosere del Queensland, perché ognuna di loro ha esigenze leggermente diverse.
Terreno
il terreno si presenta acido e povero di nutrienti, composto quasi esclusivamente da torba, sabbia quarzifera e materiale
organico decomposto, ed è sempre umido ma mai allagato.
Queste Drosere crescono in natura nelle foreste pluviali, spesso in prossimità di piccoli ruscelli e zone costantemente umide. Rispettando queste caratteristiche con accortezza il terrario offrirà alle Drosere del Queensland condizioni molto simili al loro ambiente naturale, garantendo una crescita sana e la possibilità di ammirare da vicino la loro straordinaria bellezza. Vediamo quindi in dettaglio il progetto per realizzare questo particolare terrario. L'acquario che andremo a trasformare in terrario, ha una forma a semi-cilindro, spesso chiamata anche "panoramica". La parte posteriore è piatta, mentre la parte anteriore è curva (per dare un effetto panoramico e maggiore profondità visiva).
La struttura del terrario è stata progettata in modo artigianale, utilizzando schiuma poliuretanica come base modellabile, tenendo presente le varie tecniche viste per la realizzazione di altri terrari. La forma della base della struttura dovrà ovviamente essere adattata alla forma dell'acquario.
Su questa struttura sono stati ricavati quattro alloggiamenti circolari, pensati per ospitare altrettanti vasi: uno per ciascuna delle Drosere del Queensland. Inserire un ruscello d’acqua vera nel terrario non sarà solo un elemento estetico, ma rappresenta anche un fattore ambientale fondamentale per ricreare il loro habitat in modo più reale possibile. Il ruscello andrà progettato in modo che l’acqua scorra senza bagnare direttamente le foglie delle piante che rischierebbero di marcire. Verrà creato sulla superficie di una montagnetta realizzata sempre con la schiuma poliuretanica. L’acqua che scorre lungo il canale, segue un percorso naturale, fino a confluire in una vaschetta di raccolta posizionata sotto alla base della struttura. Da qui, una piccola pompa per acquario provvede a riportare l’acqua verso la cima della montagnetta, permettendo così al flusso di ricominciare il suo ciclo.
Vantaggi di un ruscello
Umidità stabile: l’evaporazione dell’acqua che scorre, mantiene l’umidità interna costante tra l’80 e il 90%.
Microclima naturale: il movimento dell’acqua riduce ristagni e muffe, simulando l’ambiente della foresta. Stabilità termica: l’acqua aiuta a regolare la temperatura, attenuando i picchi di calore. Estetica realistica: con un piccolo ruscello, il terrario diventa non solo più bello, ma anche un ecosistema decisamente più stabile che rispecchia fedelmente le condizioni delle foreste pluviali del Queensland.
Consigli pratici per l'utilizzo del ruscello.
Come per le piante, anche per il ruscello si dovrà utilizzare “acqua pura” ovvero demineralizzata o da osmosi inversa.
Il flusso deve essere leggero e gestito con una micro-pompa d'acquario sufficiente a muovere l’acqua senza creare spruzzi. In questo modo si ottiene un circuito chiuso che garantisce movimento costante dell’acqua, maggiore umidità all’interno del terrario, un microclima stabile, ideale per la coltivazione delle Drosere del Queensland, e ovviamente anche un effetto estetico molto naturale e suggestivo. Una volta completata la struttura del terrario, per darle un aspetto il più naturale possibile useremo dei colori acrilici stendendo diverse sfumature che richiamano i toni della terra e della roccia. Utilizzando anche del sughero, la montagnetta non rimane un semplice blocco artificiale, ma assume un aspetto più realistico. Per accentuare l’effetto aggiungeremo anche della sabbia di quarzo, che non solo arricchisce la texture, ma ricrea meglio l’ambiente tipico delle foreste pluviali del Queensland, dove queste Drosere crescono in suoli sabbiosi, umidi e acidi. Il risultato è una superficie che, oltre a essere funzionale, restituisce un’impressione naturale e scenografica, perfettamente in linea con l’habitat delle piante che ospiterà.
Prima di proseguire con il progetto, verificheremo il corretto funzionamento del ruscello. Riempiremo la vaschetta di raccolta e attiveremo la pompa, per controllare che l’acqua risalga senza problemi fino in cima alla montagnetta e scorra lungo tutto il percorso fino a tornare alla base. Questa prova ci permetterà di assicurarci che il flusso sia continuo, regolare e senza perdite, e che la portata della pompa sia adeguata a mantenere un movimento d’acqua realistico ma non eccessivo.
Nelle Drosere del Queensland, la luce è indubbiamente il fattore più critico, e non basta parlare
solo di “tanta” o “poca” luce: serve proprio ricreare sfumature diverse di intensità luminosa all’interno del terrario.
Queste piante vivono molto vicine in natura, tutte nelle foreste pluviali montane del Queensland, ma non esattamente nello stesso punto: Drosera adelae cresce spesso ai margini o in spazi un po’ più luminosi. Drosera prolifera vive in zone ombrose e molto umide, lungo i ruscelli. Drosera schizandra si trova nelle aree più buie e fresche, sotto coperture fitte di vegetazione. Drosera × andromeda occupa una nicchia intermedia, tollerando meglio variazioni di luce. Riprodurre queste differenze di luminosità in terrario significa dare a ogni specie la sua nicchia ideale. Con troppa luce, la Drosera prolifera e la Drosera schizandra rischiano di bruciare le foglie, seccandosi rapidamente. Con luce insufficiente, la Drosera adelae diventa debole e filiforme, perde colore e produce meno mucillagine. Creare zone di luce graduata evita che una specie “soffra” mentre l’altra prospera. Un terrario con diverse intensità luminose appare più realistico, come una piccola fetta di foresta. Le piante mostrano i loro colori naturali: Drosera adelae tende al rosso con più luce la Drosera prolifera resta verde intenso, mentre la Drosera schizandra mantiene il suo aspetto delicato e vellutato nelle zone in ombra. In sintesi le sfumature di luce sono fondamentali in un terrario per Drosere del Queensland. Non si tratta solo di estetica, ma di un requisito biologico: ogni specie ha bisogno della sua intensità luminosa specifica per crescere sana e sviluppare al meglio le trappole. Per ottenere le condizioni più simili di luce, possiamo inserire delle fronde di foglie più o meno fitte sopra le diverse zone del terrario, in questo modo è possibile modulare l’intensità della luce: Dove le fronde sono più rade la luce passa meglio, creando un’area adatta alla Drosera adelae, che preferisce più luminosità. Nelle zone dove le fronde sono più compatte si crea un’ombra più marcata, ideale per la Drosera prolifera e soprattutto per Drosera schizandra, che in natura vivono quasi al buio. La Drosera × andromeda, invece, trova il suo posto in una zona intermedia, con le fronde di foglie che creano luce diffusa ma non troppo intensa. Così facendo, all’interno dello stesso terrario si possono ricreare diverse sfumature di luce, che permettono a ogni pianta di avere la propria nicchia, proprio come avverrebbe nel loro ambiente naturale.
L’insieme del terreno, del ruscello e le varie ombreggiature diversificate, unisce funzionalità ed estetica, ricreando un ambiente che ricorda le foreste pluviali del Queensland, habitat originario di queste piante carnivore particolari.
|